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Il trail running e la matematica (come anche le regole naturali ci ostacolano)

by Piergiorgio Spisni

Pochi giorni fa dovevo fare uno di quegli allenamenti terribili, con ripetute in salita, recuperi esigui e culturisti nubiani che, armati di sottili verghe di giunco ti flagellano al passaggio…
Ho deciso di offrire un gelato (proteico) agli allegri fustigatori e regalarmi un lento di corso a rigoroso ritmo “mentula canis”.

Senza assilli da cronometro e privo di ferite sanguinolente sono riuscito a rilassarmi, godere del mantrico ritmo ipnotico dei passi sul terreno e far volare il pensiero ma, mentre le persone normali in queste situazioni compongono haiku o madrigali, io produco vaccate…
Per esempio, mi sono venuti in mente alcuni episodi classici del trail running che si possono ricondurre a fenomeni fisico matematici, un esempio:

Durante un allenamento solitario Incontri ad un rifugio la squadra femminile slovena in allenamento, una dozzina di bellezze mozzafiato che levati,
subito gonfi i muscoli, innalzi l’italica et virilissima cresta e inizi a tubare come una tortora in primavera.
Quello che ottieni in risposta sono sorrisi complici e risatine, capisci subito che sono rimaste colpite da cotanto esemplare di maschio ed accenni la danza di accoppiamento dell’urogallo reale…. sfoderi il tuo inglese da bagnino romagnolo e così, ottenendo solo vaghe promesse di contatti su Facebook e le saluti con sguardo ebete (ah cotanta sodità di terga….)  mentre ripartono starnazzando allegre.

Riportati i tassi ormonali entro i limiti decidi che un momento così trionfale non può non essere condiviso urbi et orbi e ti appresti all’autoscatto di rito da condividere in rete …. ORRORE!!!!  Scopri che il lato del viso e la spalla sono striati di orrido moccio parzialmente seccato… sembri una comparsa di walking dead truccata male e capisci che:

1) dato un trail runner  che soffi via il muco nasale sparandolo nell’ambiente,  mentre è in movimento in moto lineare che,  quale che sia l’angolo di soffiata, la velocità e l’incidenza del vento, e indipendentemente dalla temperatura  esterna, dall’umidità e dalla esposizione solare, il moccio inevitabilmente si appiccicherà addosso al trail runner stesso con proporzionalità diretta rispetto agli incontri femminili che farà durante l’allenamento in corso. (Teorema del moccio e della pomme de terre)

Non bastavano le tabelle massacranti, le salite infinite, i ristori inesistenti, il fango e le intemperie … ora anche la fisica e la matematica remano contro di noi ….
 
PROSSIMAMENTE ALTRI TEOREMI AVVERSI

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